#eye #eye


VIDEO

Teaser



Chiamata urbana urgente


“Pronto… pronto, scusa devo interrompere la telefonata, ho una chiamata urgente”.
La telefonata in questo caso non è mai avvenuta, è l’inconscio di Paola Gandolfi che affiora repentino immediato, inarrestabile. Un’intrusione, come la definisce lei stessa.

Di Benedetta Carpi de Resmini, estratto dal catalogo Chiamata urbana urgente, San Gemini, 2022






Le favole al rovescio


Video ispirato alle favole al rovescio di Gianni Rodari.

2020






La parola capovolta


L’interprete principale è ”la donna razzo” una donna che ha una propulsione naturale al volo, pronta a fare a meno di gambe e braccia, per il tempo che serve, e fare in modo che dai suoi arti fuoriesca l’energia, la forza, il fuoco che le permetterà di PRENDERE IL VOLO.

Dedicato alla dott. Francesca Molfino. Video 6 mm, 2019.







In tempo per modifiche temporali


Ho Ritrovato un vecchio film girato con pellicola Patè 9,5 da mio padre, l’ho modificato con segni in stop motion, ed ho raccontato quello che non potevo dire a sei anni.

2016






Ciao Bella


Magda è una ragazza Homeless che vive realmente nel mio quartiere, è una persona che vorresti aiutare, ma più ancora vorresti seguire alla scoperta del suo mondo e del suo lento abbandono alla strada, e al suo stare fuori.

2012






Elettricità nascoste
(a loop)


Una felice esplosione di pallini e testa.

di Paola Gandolfi e Maura Manfredi, 2005







Macchina madre


Un viaggio che conduce al di là del genere e mira all’essere, al divenire donna. Dramma e solitudine fanno eco, lì dove non c’è risposta. Il luogo dell’origine si fa mistero per far risuonare l’indicibile. La devastazione del rapporto madre figlia tocca l’esistenza delle donne. La figlia sembra attendersi qualcosa dalla madre, vale a dire la risposta di che cosa è una donna. L’illusione che ci sia una trasmissione possibile, una risposta definita, produce amore-odio. Amore-odio, devastazione. La domanda d’amore e il fantasma di fusione incontrano l’impossibile. Non resta che separarsi dalla madre, dal modello ideale di donna per “rinascere come una donna”.  Le tracce della lingua materna, brandelli di parole si scrivono sul corpo e segnano un destino. Destino singolare per ciascuna.  

Monica Vacca psicoanalista Lacaniana (estratto dal catalogo) – colti all’angolo della strada – Todi, 2019





La recherche de ma mere


Elettra capovolta dai capelli fluenti come un sipario, una donna monstro a quattro gambe, l’incedere laterale di alcune silhouettes, il parto contro natura di una madre che nasce dal fianco destro della figlia, l’autogenerarsi di un braccio, sono tutte figurazioni che visualizzano l’immaginario fantastico che ha accompagnato per secoli l’identità femminile.

Maria Rosa Sossai estratto dal libro – la recherche di ma mere – Silvana Editore, 2003